venerdì 14 maggio 2010

In omaggio, un crocifisso

"[1]Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
[2]Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. [3]Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, [4]perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
[5]Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. [6]Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. "
(Mt 6, 1-6)

Negli ultimi mesi mi è capitato spesso di pensare a questo passaggio del vangelo di Matteo.
Come cattolica sono molto infastidita dall'uso che, ogni giorno, viene fatto della religione, soprattutto nell'ambito politico e nei cosiddetti ambienti "di potere".
Una religione sempre più di facciata, utilizzata per mettersi in mostra come perfetti cristiani e portare avanti crociate in nome di un dio che, non credo ci sia bisogno di dirlo, è tutt'altro rispetto al Dio in cui io credo.
Cattolici ferventi pullulano ormai nelle nostre televisioni e sui giornali, difendendo ciecamente valori che non conoscono, sparando sentenze vuote senza lasciare possibilità di replica.
La religione si è trasformata, per molti, in una medaglia da esibire, in una stelletta fredda e luccicante che permette l'accesso alle stanze più alte dei palazzi.
Crocifissi dati in omaggio come pubblicità elettorale simili a fregi da indossare, a simboli distintivi che identifichino e diano potere sul "diverso", su chiunque non la pensi allo stesso modo.

Considero una bestemmia utilizzare come simbolo di superiorità la croce, quella stessa Croce sulla quale Gesù è morto proprio per aver considerato uguali tutti gli uomini della Terra.

Mi fa ribrezzo vedere persone viscide cospargersi di falsa cristianità, di falsi valori, riempirsi la bocca di parole vuote ed ipocrite, utilizzare la fede come un ventaglio con cui mettersi in mostra davanti agli altri... mi fa schifo questa religione di plastica.

Che dire, poi, di realtà legate al mondo cattolico che a nulla pensano se non ad accumulare potere, che sfruttano il dolore e la povertà altrui per fare bella mostra di sè, utilizzando la loro cristianità come un lasciapassare per allungare i loro bramosi tentacoli come una piccola (neppure troppo) "mafia della croce"?
E' inutile pregare in strada ad alta voce, se poi nel silenzio si fanno solo i propri interessi.. considero la bramosia di potere il totale aborto del messaggio di Cristo.

Non mi considero una cristiana perfetta, nè credo lo sarò mai, ma non riesco a sopportare che questi "credenti superiori" assurgano al ruolo di vessillo del cattolicesimo.
Li considero ugali a quegli ipocriti ritti nelle sinagoghe che utilizzano la preghiera per fare bella mostra di sè, che fanno elemosina solo per mettersi in luce, per guadagnare consensi e potere tra la gente.

Perchè i cattolici devono vedersi rappresentati, loro malgrado, da persone simili? Perchè si continua ad accettare questo svilimento della religione, questo stupro di ciò in cui si crede?

Alle persone che fanno della fede una via per arrivare al potere mi piacerebbe dire in faccia una sola frase, per sapere cosa avrebbero da rispondermi:

"Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti"

Non è forse questo il vangelo in cui dicono di credere?

..misteri della fede..

1 commento:

  1. Che dire...?
    Lo stesso malessere, le stesse riflessioni che provo anch'io dinanzi ad una società in cui sembra emergere ed affermarsi un cattolicesimo integralista, sordo, di facciata.
    Tra questa che sembra una "religione civile", conservatrice e retrograda ed il nichilismo è sempre più residuo e soffocato lo spazio per una fede aperta al progesso, alle sfide del futuro, all'incontro...
    Che dire? Bisognerebbe recuperare quello spirito che animò il Concilio e le grandi aperture della Chiesa di allora. Ma bisognerebbe capire come...

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